Latina, Fontana:"Non sono un visionario, ma devo ringraziare i ragazzi che vogliono raggiungere traguardi importanti"
Al termine di Latina-Foggia, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore dei nerazzurri Gaetano Fontana, dopo la vittoria dei pontini per 3-0.
In una partita giocata a viso aperto, il Latina è stato più concreto.
“Abbiamo avuto la possibilità anche nel primo tempo di fare gol e non ci siamo riusciti, prima dell’1-0. Alla vigilia avevamo anticipato la forza dell’avversario, a testimoniare un gruppo forte e di qualità. Avevamo studiato attentamente il Foggia, i ragazzi sono stati bravi ad accettare questo tipo di partita. Quando c’è un avversario in grado di toglierti palla in alcuni frangenti di gioco, devi anche saper giocare sotto la linea della palla. Questo risultato dà valore al lavoro dei ragazzi. Siamo sempre in emergenza, costretti a muovere obbligatoriamente delle pedine per trovare equilibrio nelle partite che andiamo ad affrontare”.
C’è anche voglia di sperimentare, come la posizione di Di Livio, dalla mediana alla trequarti.
“Ovvio, quando un allenatore sceglie la formazione pensa che siano gli uomini giusti in quella zona di campo. Poi c’è un avversario dall’altra parte. Questi ragazzi hanno una duttilità incredibile, a questo punto della stagione non posso fare esperimenti. Dalle necessità escono fuori queste idee”.
Le è piaciuta più la squadra del primo tempo o quella del secondo, dove il Latina è stato più concreto?
“Nel complesso mi è piaciuta sempre. Nei momenti di difficoltà, quando abbiamo capito che le energie stavano venendo meno, abbiamo cambiato assetto tattico smettendo probabilmente di soffrire. Nel trovare l’equilibrio sono venute fuori le qualità e i gol che hanno conclamato la prestazione della squadra. Io sono contento sempre, perchè questi ragazzi spingono sempre per dare qualcosa in più, ma questo può accadere soltanto se usciamo dalle nostre incertezze”.
Il Latina delle ultime due partite può assomigliare alla Juve Stabia?
“A mio avviso abbiamo affrontato due grandissime squadre. Sicuramente più avanti di noi dal punto di vista del lavoro. Cudini anche se è stato richiamato, aveva iniziato con parte di questa squadra. Mi fa piacere che si evidenzi questo, perchè quando sono arrivato, il direttore mi raccontava che in alcune fasi del campionato, questa caratteristica, del sapersi difendere e poi ripartire, veniva meno. Questa ritrovata qualità aggiunge ulteriore valore a questo gruppo”.
Io la definisco un visionario, per i ruoli assegnati ai giocatori. Vedi Riccardi, da sempre considerato trequartista, spostato con successo a centrocampo. La squadra inoltre ha trovato la grande duttilità di Di Livio e Paganini.
“Io non sono un visionario, ma devo ringraziare i ragazzi. I giocatori mi danno delle risposte e so che loro stanno accettando un certo tipo di discorso. Oggi pensare che si possa fare solo il ruolo in cui si è nati è limitante. Non parliamo di ruolo, ma di assolvere dei compiti durante la partita. Il visionario di turno può raccontare tante cose, ma se poi manca la disponibilità dei ragazzi a uscire dalle proprie abitudini, diventa difficile.La squadra ha voglia di raggiungere obiettivi importanti”.
Ormai è fatta per i playoff.
“Io oggi ho salutato i ragazzi dicendo che riprenderemo gli allenamenti martedì mattina, ma che quel giorno dovremo arrivare più assatanati di oggi. Tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi è bello, ma appartiene già al passato. C’è un campionato da terminare nel migliore dei modi”.