Latina, Padalino:"L'entusiasmo con la Cavese farà la differenza"
Intervenuto in sala stampa in vista del match di Domenica contro la Cavese, mister Pasquale Padalino ha fatto il punto sulla situazione del Latina.
Cosa è successo, se è successo qualcosa dalla sfida con quella di giovedì rispetto a questa vigilia con la Cavese? Qualcuno indisponibile?
“Indisponibili no, nessuno, siamo tutti con qualche acciacco all'interno della della rosa, dei convocati, ma sono dovuti esclusivamente a problematiche per via delle due partite a distanza di poco tempo o di qualcosa di pregresso che si portavano avanti e che man mano stanno smaltendo, per il resto è tutto diciamo nella norma”.
Hai avuto sentore che la squadra abbia capito che necessariamente deve dare qualcosa in più?
“Io me lo auguro perché è uno step che possiamo fare solamente se comprendiamo il senso e l'importanza soprattutto di quella che è una mia richiesta dovuta a quella che è la proposta del gioco, la richiesta del campionato, del volersi riconfermare alla stessa maniera o meglio rispetto allo scorso anno è perché non è facile anche se ti alleni bene, avere quella mentalità- C'è l'abitudine a stare a certi livelli sotto un certo tipo di pressione, gestendo un certo tipo di fatica, quando ti senti praticamente mancare l'energia, è lì che si fa il salto di qualità, quando ti sembra che è tutto oscuro in realtà all'interno di quell'oscurità devi ritrovare la via della luce. Questo è fondamentale, è questo che fa la differenza rispetto alla normalità, perché lo sappiamo che le tre partite portano via dispendio di energie, anche in Serie A succede, ma è quella capacità di stare all'interno di questa anomalia, di questa non normalità che ci deve far crescere, ci deve far prendere coscienza di cosa stiamo facendo. Se ti abbandoni alla stanchezza psicofisica è la fine, puoi alternare partite bellissime contro squadre che sulla carta sono più forti e viceversa, quindi è questo, perché se noi avessimo pareggiato ad Avellino e vinto in casa con Messina sarebbe stato un percorso diciamo di normalità, avremmo apprezzato tantissimo il pareggio in casa irpina e in casa nostra avremmo pensato di essere nella normalità. Questo percorso, questa altalenanza di risultati per i più, non per chi fa calcio, per i più o per alcuni anche che fanno calcio dipende dal fatto che danno per scontato certi risultati, ma il calcio ci ha insegnato che così non è, ecco perché ho fatto quel discorso mercoledì sera”.
Sei un allenatore, l'hai dimostrato anche contro il Messina, estremamente camaleontico. Molti allenatori rimangono fedeli ad un certo tipo di schema anche se la partita non riesce a sbloccarsi giocano in quella maniera, tu mercoledì col Messina hai cambiato almeno tre o quattro situazioni nell'arco dei 90 minuti, nel 4-3-1-2 che tu hai come base centrale di partenza, domani contro la Cavese ci potrebbe essere in questo modulo niziale qualche cambiamento dal punto di vista tecnico?
“Si, tecnico non solo perché poi ogni gara ha una lettura preventiva diversa dalle altre e nello svolgimento si può verificare come è successo contro il Messina che quello che hai preparato potrebbe essere mandato alle ortiche perché il Messina che per antonomasia propone un sistema di gioco che è il 4-3-3, contro di noi ha cambiato ma di fronte a questo bisogna avere la capacità di alternarsi. Abbiamo provato vari sistemi che la Cavese ha portato avanti in queste sei gare, abbiamo provato sia ciò che preventivamente potevamo così sottolineare e abbiamo visto ma anche quello che eventualmente potrebbe succedere quindi anche il fatto che giochiamo ogni tre giorni per la stanchezza degli uomini potrebbe far optare le squadre per un sistema piuttosto che per un altro”.
In virtù di questo ti chiedo davanti potremmo aspettarci l’inserimento di Bocic?
“Bocic è rientrato a pieno regime, potrebbe anche far parte degli undici iniziali mentre Improta non è ancora generalmente al massimo delle condizioni, per quelle che sono le sue caratteristiche. A livello capillare nello specifico gli manca lo stare insieme agli altri compagni quindi non partirà dall'inizio ma è sicuramente una alternativa molto valida in base anche all'andamento della partita”.
Capitan Di Livio lo continui a vedere dietro le punte?
“Secondo me di Livio è bravo se gioca tra le linee, poi la sua intelligenza tattica e la sua lettura individuale gli possono consentire di fare anche la mezzala, ma facendo la mezzala per come la intendiamo in linea generale è un ruolo più di fatica, più anche di rincorsa, di adattamento anche ai comportamenti degli avversari, mentre secondo me tra le linee deve svolgere meno compiti anche in fase di non possesso e quindi dal mio punto di vista lo libererei, lo renderei più libero da impegni di questo tipo però lui non disdegna da fare anche l'esterno alto per esempio e lo può fare bene”.
Proprio al seguito dei tanti impegni ravvicinati, contro la Cavese si potrebbe ipotizzare Scravaglieri a centrocampo al posto di Ndoj?
“È un'alternativa che ho preso in considerazione, non l'ho assolutamente esclusa però devo tener conto anche di quella che è la partita che andiamo a fare, in che tipo di ambiente e che tipo di squadra trovi. A mio parere vanno fatte le scelte non trascurando nessuna di queste cose appena citate e quindi la valutazione non si sofferma solamente all'aspetto tattico in questo caso ma è un po' più allargato”.
Che partita sarà contro la Cavese?
"Andremo in un campo importante contro una squadra neopromossa, quindi galvanizzata dal fatto che è comunque tornata ad assaporare dopo tanti anni il gusto di una categoria importante, in un ambiente caldo perché Cava è un ambiente caldo. Non è una partita facile, la Cavese è una squadra che corre, che ha anche nei due punti avanzati Sorrentino e Fella, che voi conoscete bene, due calciatori due terminali offensivi di buon livello come del resto anche dietro e in mezzo al campo. Non bisogna farsi ingannare assolutamente da quella che può essere la difficoltà per una neopromossa, anzi tutt'altro, l'entusiasmo può essere l'arma in più”.