Latina, Di Livio:"Dobbiamo unirci, usciremo da questo momento vincendo"
Intervenuto in sala stampa per commentare l’andamento di questo ultimo periodo, Lorenzo Di Livio ha risposto ai giornalisti presenti analizzando il momento complicato della squadra. Queste le sue parole raccolte da TuttoLatina.com.
“Sicuramente non sto rendendo come magari ho abituato negli scorsi anni, però penso sia una questione mentale. Le cose non stanno andando bene, è inutile che ci nascondiamo. C'è tanto da lavorare. Io personalmente mi sono fatto un esame di coscienza. So che devo dare di più, sto cercando di lavorare di più. So che a questo punto i risultati fanno la differenza, non è neanche più tanto un fattore di prestazione individuale. Bisogna ottenere i risultati e cercare di ribaltare questa situazione.”
Questo è il tuo quarto anno qui a Latina, ora la fascia da capitano è un peso in questo momento?
“Sicuramente mi sento responsabile. Se non avessi avuto la fascia mi sarei sentito comunque responsabile. Questo va sottolineato perché il capitano sì, poi è il capitano. Io comunque, anche se non avessi portato la fascia, in una situazione del genere mi è capitato parecchie volte di stare in situazioni difficili. Però ora che ho la fascia sicuramente la sento. Ma ripeto, la responsabilità qua è di tutti. Mia in primis, perché ho la fascia. Ma tutti dobbiamo farci i nostri esami di coscienza, dobbiamo lavorare di più e cercare di ottenere i risultati”.
Come si esce fuori, secondo te, che sei il capitano, che vivi lo spogliatoio e lo vivi da più anni rispetto a tanti, da questa situazione?
“Si esce vincendo. Vincendo e riacquisendo punti, fiducia, entusiasmo. Perché è chiaro, quando perdi 4-0 due volte di fila, moralmente vai sotto un treno. È lì che si vede chi ha veramente qualcosa dentro e chi riesce a tirar fuori qualcosa. È facile fare i belli, tra virgolette, quando si vince, si hanno punti. È più difficile quando il pallone brucia di più, quando la situazione non è a tuo vantaggio. Adesso dobbiamo tirar fuori gli attributi”.
Com'è stata questa settimana?
“È stata una settimana di esami di coscienza. Sicuramente dobbiamo chiedere scusa. Abbiamo fatto due prestazioni di fila inguardabili. Personalmente parlando, anche io non ho dato una mano. Ripartiamo dall'autocritica, dal lavoro. Sappiamo che la prestazione, sia bella o brutta, conta di meno. Conta di andare in campo e avere risultati”.
Cosa è successo nelle ultime gare?
“Non siamo stati concentrati, soprattutto nell'avvio della partita col Crotone. Abbiamo concesso due gol, ci siamo ripetuti anche col Trapani. Quando lasci in vantaggio a squadre forti, è difficile rimontare, soprattutto quando sei in una posizione di classifica non entusiasmante. Questo è successo, è molto semplice. Abbiamo sbagliato troppo, abbiamo fatto pochissimi gol. Bisogna lavorare meglio tutti insieme, sia dietro che davanti. Gli infortuni e le assenze non hanno aiutato nel quadro generale”.
Infortuni e assenze non hanno aiutato. Cosa deve scattare nel gruppo?
“Bisogna unirsi. Quando le cose vanno bene è facile essere uniti, quando le cose vanno male è più difficile. A parte gli infortuni, a parte i tantissimi cartellini rossi. Poi che ci siano stati rossi o meno. Francamente adesso ho letto che a Mastroianni hanno dato tre giornate per una mezza gomitata. Quando noi qui in casa contro il Giugliano, abbiamo visto Saccani prendere cinque punti sul sopracciglio, con un fallo giudicato da giallo. Anche queste cose non ci vanno a nostro favore. Bisogna essere più forti di tutto e bisogna vincere”.
Che squadra è il Picerno?
“Sicuramente una squadra che gioca bene a calcio. Sono una squadra che ha sempre fatto bene in questo girone, in questi anni. Sarà una partita difficile, come tutte. Dobbiamo lottare, sputare il sangue e poi vedere chi vince la partita”.
La classifica sicuramente non vi aiuta, ma ad oggi dentro il gruppo qual è la vostra ambizione arrivati a novembre in questa situazione?
“L'ambizione è di fare più punti possibili. Abbiamo quattro partite e vogliamo fare più punti possibili. Adesso è inutile pensare partita per partita. Bisogna prepararsi al meglio e cercare di arrivare almeno a 20 punti entro la fine del girone. Poi il girone di ritorno si vedrà”.
Un Picerno che ha segnato con tanti elementi diversi. Soprattutto vive un buon momento e arriva su un campo che magari non ci ha aiutato in questo avvio.
“Sicuramente abbiamo fatto fatica in casa. Il Picerno è un'ottima squadra, gioca bene. Bisognerà battagliare”.