Latina, con la Juventus NG la vittoria della speranza più che della svolta

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi cede ai tentacoli del calcio.
18.03.2025 10:00 di  Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
Latina, con la Juventus NG la vittoria della speranza più che della svolta

Domenica, in tribuna, un tifoso poco dopo il raddoppio della Juventus Next Gen ha iniziato a urlare all’indirizzo della panchina nerazzurra, invitando Boscaglia a inserire Zuppel, nonostante l’ex Trapani fosse in campo già da una decina di minuti. Un modo ironico, e aggiungo intelligente, per sottolineare l’impalpabilità della punta nerazzurra che fino a quel momento si stava facendo girare intorno la partita senza esserne toccato. Poi, inaspettatamente, Zuppel si è acceso, ha creato i presupposti per la deviazione vincente di Improta che ha portato al pareggio e poi, sul finire di gara, ha iscritto il proprio nome nel tabellino dei marcatori, regalando al Latina un successo determinante. A quel punto lo stesso tifoso ha iniziato a urlare: «Te lo avevo detto che dovevi inserire Zuppel!!!».

Ho raccontato questo episodio perché a mio avviso fotografa bene quanto il successo dei nerazzurri sia stato rocambolesco e quanto, ma non lo scopriamo oggi, il commento sulla prestazione della squadra o il giudizio sul singolo giocatore dipenda dal risultato finale. Una considerazione ovvia che mi porta a confutare, però, i pareri pesantemente negativi con cui in parte è stata giudicata la vittoria.

Ormai, dopo 32 giornate i limiti di questa squadra sono acclarati, la pochezza delle due campagne acquisti sono evidenti così come le difficoltà di Boscaglia nel dare identità e carattere oltre che gioco a questa squadra. Il giudizio va parametrizzato per quello che è l’obiettivo del Latina, la salvezza,  ed è in questo senso che a mio avviso i nerazzurri contro la Juventus abbiano disputato una buona partita, al netto del solito quarto d’ora in cui timori e incertezze hanno determinato un black-out che avrebbe potuto avere esiti devastanti.

Il giudizio positivo è suggerito da un primo tempo fatto di buone trame e da un ripresa segnata da quella reazione la cui mancanza abbiamo sempre rimproverato ai nerazzurri. Questa volta il Latina ha saputo sfruttare l’uomo in più, ha saputo osare approfittando della superiorità oltre che della giovanissima età degli avversari, tutti appartenenti alla generazione Z fatta eccezione per Scaglia. A differenza di Monopoli, questa volta Boscaglia ha reagito con prontezza alla rimonta altrui, dal secondo gol di Turicchia alle sostituzioni nerazzurre sono trascorsi meno di 3 minuti e per giunta i nuovi ingressi sono stati tre.

C’è stata una rivoluzione tattica con Rapisarda a scalare sulla linea più arretrata, il centrocampo si è messo a due con Petermann e Riccardi, dando così modo di proporre un tridente offensivo con Bocic, Zuppel e Ekuban. Insieme al baricentro del gioco si è pure alzato il tasso di rischio di incassare il terzo gol, ma la squadra ha dato segni di reazione (totalmente assente a Monopoli), sfiorando in più occasioni il pareggio. Petermann s’è spesso lanciato in area, Bocic ha letteralmente mandato in tilt la difesa avversaria mentre Improta ha tratto nuova linfa dall’ingresso del bosniaco. Al solito sono venuti meno le punte Zuppel, che poi si è ampiamento riscattato, e soprattutto Ekuban. La svolta nel punteggio è stata lungamente nell’aria ed è arrivata soltanto con gli ingressi di Ndoj e di Crecco. Non che i due abbiamo fornito chissà quale apporto, ma quel che ha fatto la differenza è stato il segnale lanciato a tutto il gruppo. Avere il coraggio, la spudoratezza oppure realisticamente la disperazione per giocare con un solo difensore di ruolo, Berman, ha dato un messaggio forte: per salvare la stagione bisognava giocarsi tutto, rischiare. Un segnale che la squadra ha raccolto e applicato. La manovra ha trovato l’ampiezza, la densità in area, a destra hanno funzionato le sovrapposizioni, sul lato di mancina Improta e Bocic hanno segnato una netta supremazia nell’uno contro uno.

Deve essere pesato molto a Boscaglia sacrificare l’equilibrio in favore di una sfrontatezza senza rete di protezione. Il Latina è stato vicino, tanto vicino, ad una sconfitta dalle pesantissime conseguenze per giocatori e tecnico. Domenica in sala stampa ci si chiedeva se fosse la vittoria della svolta nella stagione dei nerazzurri, probabilmente non lo sarà ma averla ottenuta regala un pizzico di speranza in più.