Latina-Crotone, Di Donato: "Abbiamo dimostrato di potercela giocare con le big"
Le parole del tecnico del Latina, Daniele Di Donato, al termine della gara pareggiata a reti bianche contro il Crotone valida per la dodicesima giornata del girone C di Serie C.
Primo tempo di marca Crotone, ripresa più a vostro favore. Si è vista anche la tua mano nella crescita della squadra
"È stata una partita difficile e combattuta, su un terreno pesante. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica e concesso alcune occasioni per errori nostri. Nel secondo tempo abbiamo provato in tutti i modi a vincerla, i cambi erano orientati proprio a questo. Ci è mancato un pizzico di cinismo, ma la prestazione c'è stata e nella ripresa li abbiamo chiusi nella loro metà campo. Il punto è giusto e meritato".
Molte palle perse per fretta o per il pressing del Crotone?
"Giocavamo su un campo scivoloso per la prima volta questa stagione, anche i controlli diventavano difficoltosi e il Crotone aggrediva molto bene. Nel secondo tempo, cambiando sistema, siamo stati più intraprendenti. Peccato non aver segnato"
Tante punte in campo ma al tiro ci è andato Crecco
"Purtroppo non ha inquadrato la porta, l'occasione era buona. Giocavamo contro una grande squadra, costruita per i quartieri alti della classifica e la prestazione c'è stata".
Cosa ti lascia questa partita?
"Che dobbiamo credere di più in noi stessi perché siamo una buona squadra e non dobbiamo avere paura del blasone degli avversari. Se lo facciamo, possiamo giocare per qualcosa di importante. Nella ripresa avevamo tanti giocatori offensivi in campo ma non ne abbiamo risentito, significa che possiamo fare male anche noi".
A questo Latina mancano dei punti?
"Ci manca qualcosa all'inizio, ma i dettagli fanno la differenza. È stato così con la Juve Stabia e il particolare ha fatto la differenza per loro".
Non aver paura del blasone degli avversari in che senso?
"Il Crotone è costruito per vincere e noi non dobbiamo aver paura di questo. Non vedo squadre che ci hanno messo sotto finora, neanche quelle date per favorite per vincere come il Crotone stesso o il Catania. Significa che ci siamo anche noi, però dobbiamo essere più liberi e sereni nell'affrontare certe partite".
Paganini ha dimostrato di poter fare anche il mediano
"Ogni giocatore si può adattare a fare più ruoli. Il calcio moderno ti porta a questo. Quando giocavo io, i due centrocampisti erano uno di rottura e uno di costruzione, oggi possono giocare anche due trequartisti. L'importante è interpretare bene il ruolo. Si possono avere anche più giocatori offensivi, d'altronde per vincere bisogna fare gol".
Pochi gol nelle ultime gare, è preoccupato?
"No perché le prestazioni ci sono state. Il campionato è difficile e livellato verso l'alto, in questo momento stanno venendo fuori anche le altre squadre ma noi abbiamo dimostrati di poterci stare".
Uscite spesso alla distanza
"La condizione fisica è ottima, i ragazzi stanno bene e la fiducia non viene intaccata da una sconfitta. Oggi volevamo vincere anche per Simone che si dovrà operare e gli volevamo dedicare i tre punti".
Un giudizio sull'arbitro
"Arbitrare non è mai facile, è un ruolo talmente complicato che bisogna avere pazienza e supportarli. Ovviamente certe volte ti fanno disperare, ma bisogna comprendere che l'arbitro fa parte del gioco".
Fabrizi solo per cinque minuti per un problema di tenuta atletica?
"No, ho preferito far entrare Del Sole e Jallow, poi alla fine ho inserito anche Fabrizi per buttare dentro tutte le punte. Anche lui ha avuto un'occasione non sfruttata, davanti ho l'imbarazzo della scelta e giustamente si cambia per non far giocare sempre i soliti. Ogni partita ha una sua strategia e una sua storia".