Latina-Cerignola, Fontana: "Le tre vittorie sono alle spalle, ora dobbiamo fare di più"
Le parole del tecnico del Latina, Gaetano Fontana, alla vigilia della gara contro l'Audace Cerignola, valida per la 28esima giornata del campionato di Serie C 2023/24, raccolte da TuttoLatina.com
Cosa le hanno lasciato le ultime tre partite?
"La voglia di ritrovarsi e di riprendere un cammino che credo sia nelle corde dei ragazzi. Le tre partite vengono dopo una giornata particolare vissuta qui in casa ma credo che le cose non accadano mai per caso. Ci siamo ricompattati tutti, per tracciare una linea e fissare nuovi obiettivi. Le tre vittorie non sono frutto del caso ma del lavoro certosino dei ragazzi. Detto questo, appartengono al passato e ora pensiamo al Cerignola che è un avversario forte, che merita una classifica migliore per l'organico di qualità che ha. Dobbiamo mettere alle spalle le ultime tre partite, c'è una nuova partita e una nuova esperienza da vivere in cui dobbiamo mettere qualcosa in più".
Come sta la squadra fisicamente?
"Le assenze fanno parte del percorso di ogni squadra. A volte a noi piace usarle come un alibi, per qualcuno no. Io non voglio alibi, in campo si va in undici anche se è chiaro che, avere più o meno giocatori ti dà meno scelte. I ragazzi sono andati oltre le competenze del ruolo e hanno accettato anche di giocare in posizioni nuove, apprendendo cose nuove. Qualcuno lo abbiamo recuperato, anche se non tutti sono al top della forma e hanno bisogno di tempo per ritornare al meglio. Domenica scorsa Mastroianni è rientrato e ha fatto bene, abbiamo bisogno di lui perché è un combattente".
Aver raggiunto i 40 punti è un segnale. C'è la sensazione che questa partita possa essere importante per i playoff?
"Sì perché affrontiamo una diretta concorrente. La squadra deve fare sempre qualcosa di diverso per crescere, prendersi dei rischi per fare una giocata che magari non è ancora nelle loro corde. Se io vado con questa mentalità in campo non so se poi vinco, ma sono sicuro che costruisco una costanza di risultati. Se facciamo solo il compitino non abbiamo un grande futuro e io non ragiono in questi termini".
Qual è la cosa che l'ha soddisfatta di più e quella su cui sta lavorando di più?
"Parlare di disponibilità può essere un concetto astratto. Non si dovrebbe neanche richiedere perché c'è un contratto da professionista e il giocatore è pagato per dare la propria disponibilità. Quando si arriva a torturare un giocatore, nel senso che si lavora per far uscire i ragazzi dal proprio guscio e conoscere qualcosa di diverso, allora si può fare un discorso di miglioramento".
Paganini?
"Parliamo di un giocatore che ha esperienza e ha vissuto categorie importanti. Lui, come altri ragazzi che hanno più gare in carriera, devono trascinare i compagni e spiegare come sono arrivati a giocare certi campionati. Stiamo gettando le basi per costruire un progetto che magari non sarà con me in futuro, ma la prima cosa che vogliamo fare è andare a catturare la gente senza proclami. Sappiamo che c'è stato un po' di sconforto ma noi, attraverso l'azione, vogliamo riportarli allo stadio e riaccendere la passione".