Amarcord Latina: Dieci anni fa la vittoria in Coppa Italia Lega Pro
Il 21 aprile 2013 è una data storica per il Latina Calcio: allo stadio Francioni, i nerazzurri pareggiarono la gara di ritorno contro la Massese, alzando al cielo la Coppa Italia di Serie C grazie al successo in Toscana nel match di andata, primo (e fin qui unico) trofeo nella storia del club pontino tra i professionisti.
Ottenuta la salvezza dopo lo spareggio con la Triestina nella stagione precedente, la squadra venne rivoluzionata in estate con l'obiettivo di tentare l'assalto alla B e affidata a Fabio Pecchia. L'esordio stagionale arrivò proprio in Coppa e coincise con una sconfitta nel derby contro l'Aprilia, corsara al Francioni con le reti di Calderini e Ferrari. Superato il minigirone a tre grazie al successo in casa del Fondi firmato De Giosa e Tortolano e alla differenza reti, il Latina eliminò, in gara secca e in casa, prima la Paganese (1-1 con gol dal dischetto di Tortolano e poi successo dopo i tiri di rigore) e poi il Campobasso, piegato dalla rete di Pagliaroli e dall'autorete di Di Bartolomeo.
La cervellotica formula della competizione previde un nuovo girone a 3 per l'accesso alle semifinali e anche in questo caso i nerazzurri superarono il turno grazie alla differenza reti: dopo il ko subito in rimonta a Trapani nei minuti finali (inutile il gol in avvio di Bruscagin), Burrai e Jefferson mandarono ko il Benevento regalando il primo posto davanti a siciliani e sanniti. La semifinale thrilling con il Lecce, battuto 2-0 al Via del Mare da Agius e Ricciardi ma capace di spaventare i pontini al ritorno, prima del gol qualificazione di Jefferson, spianò la strada verso l'ultimo atto, con la squadra di Pecchia che, però, in campionato iniziava a perdere terreno dalle prime posizioni.
Il 3 aprile 2013, al Torquato di Viareggio, i nerazzurri sfidarono i sorprendenti padroni di casa di mister Cuoghi, avanti in avvio di ripresa con Pellegrini. La rete di Jefferson e il gol poco prima del novantesimo di Burrai, firmarono il blitz ma nel frattempo, una settimana dopo, Pecchia terminò anzitempo la sua avventura sulla panchina del Latina dopo il ko di Benevento. Per le ultime quattro di campionato, la finale di ritorno e gli eventuali play-off, la società scelse il ritorno al passato, nominando Stefano Sanderra nuovo allenatore. Il vittorioso esordio contro l'Avellino fece da antipasto alla serata di gala del 21 aprile: davanti a 4000 persone, in un Francioni vestito a festa, i nerazzurri partono all'assalto per chiudere la pratica ma subiscono la rete che rimette tutto in discussione, su un calcio di punizione di Pellegrini piuttosto contestato. Poco adatta ai cuori deboli la ripresa, con il Viareggio sornione ad attendere la zampata vincente e il Latina sempre col pallino del gioco. A scacciare i fantasmi di una beffa atroce ci penserà il solito padrone delle finali, Salvatore Burrai, che in pieno recupero firma il definitivo uno a uno dal dischetto e il trionfo nerazzurro. Un gustoso antipasto di quello che, poco meno di due mesi più tardi, portò per la prima volta il Latina in B.