È il 2015 di Valiani: così il tamburino pistoiese si è preso il Latina

02.02.2015 12:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
È il 2015 di Valiani: così il tamburino pistoiese si è preso il Latina
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© foto di Federico Gaetano

All’estasi di un pomeriggio da sogno non fa da contraltare l’ansia volgare del giorno dopo. La vittoria sul Livorno è stata all’insegna delle prime volte, vissute quasi con nonchalance in un frenetico tourbillon di emozioni. La gioia numero uno dello Iuliano allenatore racchiude anche la capacità, finora sconosciuta, di gonfiare il sacco più di una volta in novanta minuti e il primo centro casalingo di Francesco Valiani, l’uomo che con il suo entusiasmante coast to coast ha aperto e chiuso l’azione del sorpasso.

PROMESSO SPOSO – Nella porte che volge le spalle alla Curva Nord, quello che è diventato, dopo la cessione di Cottafava  e con Milani ai box e sul piede di partenza, l’elemento più esperto dell’undici titolare, ha recapitato il pallone più dolce della stagione, frutto di una carezza lieve che ha vanificato l’ennesimo tentativo da lode di un Mazzoni in giornata di grazia. Un esercizio di stile perfettamente riuscito e che gli ha fatto perdere il consueto amplomb, con la corsa verso la bandierina a certificare un’autentica liberazione. Tra i cavalli di punta della scuderia Roggi, la stessa che ha portato Morrone agli albori della prima annata cadetta, lo “zio” è giunto in nerazzurro per volontà di Beretta, il tecnico che a Siena gli aveva affidato il termometro degli umori dello spogliatoio, ma non solo. Già un anno fa, proprio all’indomani dell’arrivo dell’ex capitano del Parma, il tamburino pistoiese era stato vicino ad indossare la casacca del Latina. Un matrimonio soltanto rinviato e che oggi, un anno e mezzo dopo, sembra molto più di un segno del destino.

MIGLIOR ACQUISTO – Simbolo di una campagna di rafforzamento che strizzava l’occhio all’aumento esponenziale delle ambizioni, Valiani ha risentito, come il resto della truppa, di una prima metà di stagione negativa, ma al contrario dei compagni non è mai sceso significativamente sotto la soglia della sufficienza. Un andamento “medio”, senza picchi di rendimento ad eccezione di alcune prove (La Spezia la migliore, anche al netto dell’espulsione, prima del giro di boa), che pure non hanno reso pienamente giustizia alla caratura di un giocatore da 150 presenze in serie A, considerato unanimemente un lusso per la categoria. I due gol consecutivi, i primi della sua avventura pontina, legittimano il cambio di passo delle prestazioni di quello che, per pedigree e carisma, può diventare a tutti gli effetti il miglior acquisto del calciomercato invernale

A CACCIA DEL RECORD – A secco di gol nello scorso campionato, grazie al cucchiaino fatto ingoiare al Livorno ha eguagliato lo score di due stagioni fa (in serie A) al Siena e del torneo 2008/2009 realizzato, sempre nella massima categoria, a Bologna. A segno con otto squadre diverse, il 34enne con la passione per il basket Nba e per i motori, ha fatto meglio in cadetteria solo a Rimini e con i felsinei. Il record assoluto, risalente al 2007/2008, vissuto a metà tra le due compagini, è di otto gioie distribuite tra le tre in biancorosso e le cinque in rossoblu. Continuando di questo passo, e con le briglie che Iuliano gli ha finalmente fatto sciogliere, chissà che non gli venga in mente di ritoccarlo.