Latina big da trasferta. Ora il Francioni è il vero banco di prova
Di Donato nel post gara di Catania ha parlato di consapevolezza: il pareggio del Massimino rende il Latina consapevole di potere giocare alla pari contro qualsiasi avversario e su qualsiasi campo. Di mio aggiungo una piccola ma significativa postilla: “soprattutto in trasferta”. Domenica scorsa i nerazzurri hanno raccolto il loro ottavo punto in quattro gare (2 vittorie e 2 pareggi) disputate lontano dal Francioni, un tabellino di marcia che li pone in vetta alla classifica stilata tenendo conto dei soli risultati ottenuti nelle gare giocate in trasferta. Come loro nessun altro.
E in effetti in Sicilia Di Livio e compagni hanno firmato l’ennesima prova di contenimento priva di sbavature, rientrando in continente più con il rimpianto di avere perso due punti piuttosto che con la soddisfazione di averne guadagnato uno. La difesa nerazzurra si è lasciata alle spalle gli errori in cui era incorsa contro il Brindisi e poco o nulla ha concesso agli avanti avversari che hanno saputo approfittare dell’unica occasione in cui sia De Santis che Cortinovis, tra i migliori in campo, non hanno saputo tenere a bada Mazzotta e l’ex Chiricò.
Si è avuta la riprova che Biagi in interdizioni funziona, eccome se funziona. Questa sua predisposizione a piazzarsi davanti alla difesa porta però la squadra ad abbassarsi troppo, senza che la cosa venga compensata dalla capacità di ribaltare l’azione, impostando le ripartenze. Capacità che finora è mancata pure a Di Livio anch’egli risucchiato indietro, costretto con la squadra bassa a dare una mano in fase di interdizione. Domenica ad evitare che la pressione dei siciliani divenisse un assedio ci ha pensato, almeno in parte, la buona prestazione firmata dai quinti, in particolare da Ercolano che una volta di più ha dimostrato di offrire un contributo ben più concreto alla manovra se impiegato a destra, la sua fascia di competenza.
Sono portato a pensare che anche per questo motivo Di Donato dopo poco più di un’ora di gioco ha inserito Cittadino, giocatore capace di interdire ma anche di suggerire improvvise verticalizzazioni. Un progetto tattico concepito per alleggerire il forcing catanese e che ha avuto come secondo step l’ingresso in campo di Jallow, nell’intento di sfruttarne la rapidità di corsa e movimento. Carte ben giocate, che hanno condotto a una prestazione di grande attenzione tattica e disponibilità al sacrificio.
Tanti meriti dovranno ora essere confermati domenica al Francioni, contro il Monopoli: il Latina dovrà dimostrare di sapere costruire il proprio gioco con la stessa qualità con cui sa distruggere la manovra altrui.